sabato 2 luglio 2011

Ipotesi di calcolo dell'Irpef basato sulle 3 aliquote.

Cominciano già a comparire in rete le prime ipotesi di calcolo, ipotesi perchè come sapete è stata presentata una bozza e perchè deve ancora passare dal parlamento.
LA NUOVA RIFORMA CON 3 ALIQUOTE

Scaglioni
Attuali
Aliquota attuale
Ipotesi di aliquote future
Contribuenti
 Gettito in milioni di euro
 Risparmio pro –capite
numero
%
da 0 a 15.000
23%
20%
20.382.928
49,1%
       1.407
   69 (*)
da 15.000 a 28.000
27%
30%
13.950.914
33,6%
       5.138
368
da 28.000 a 55.000
38%
30%
5.663.385
13,6%
       2.360
417
da 55.000 a 75.000
41%
40%
734.919
1,8%
       1.589
2.162
oltre 75.000
43%
40%
790.908
1,9%
       3.010
3.805
Totale


41.523.054
100,0%
     13.503
325 (*)

Nota nella fascia sino a 15.000 euro di reddito complessivo si stima che vi siano circa 8 milioni di contribuenti incapienti.
(*) Se nel calcolo del risparmio pro-capite si escludono i contribuenti incapienti, il risparmio medio totale sale da 325 a 403 euro, mentre quello del primo scaglione di reddito sale da 69 a 114 euro.
L'immagine qui sotto invece sviluppa diverse ipotesi in base al reddito.

Riassumendo, se io ho un reddito di 20.000 € avrò un risparmio di 300€ invece se il mio reddito è di 100.000 € il risparmio sarà di 3.170€, ora parliamo di percentuali. Se su 20.000€ ho un "guadagno" di 300€ quanto corrisponde quest'ultimo in termini di percentuale? Proporzione-> 20.000:300=100:X ovvero (300*100)/20.000=1,5% dunque i 300€ corrispondo al'1,5% in più. 100.000:3.170=100:X ovvero (100*3.170)/100.000=3,17% dunque i 3.170€ corrispondono al 3,17% in più. IN SOSTANZA CHI GUADAGNA 100.000€ AVRA' UN BENEFICIO PARI A PIU' DEL DOPPIO DI QUELLO CHE PRENDE 20.000€, senza contare che sembrerebbe che modificherebbero pure le detrazioni... oltre al danno anche la beffa!? Vi lascio il commento di un presidente di un associazione "comunista"

“Con tre sole aliquote Irpef, grossi vantaggi economici  solo per il 4% circa dei contribuenti”. A sottolinearlo è il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che ha analizzato gli effetti della nuova riforma fiscale presentata ieri dal Governo Berlusconi.Anche se nel disegno di legge delega non si fa riferimento ai nuovi scaglioni di reddito, la simulazione realizzata dalla CGIA si basa sulle ipotesi circolate nei giorni scorsi. Vale a dire:
da 0 a 15.000 €, aliquota al 20%;
da 15.001 a 55.000 €, aliquota al 30%;
oltre 55.001 €, aliquota al 40%.
Se la riforma si baserà su questi presupposti, solo i contribuenti con un reddito al di sopra dei 55.000 euro avranno una forte diminuzione del carico fiscale. In pratica, poco meno del 2% di coloro che si trovano nella fascia di reddito tra i 55.000 e i 75.000 € risparmierà oltre 2.000 euro di imposta (precisamente 2.162 €). Un altro 1,9% dei contribuenti italiani con un reddito superiore ai 75.000 euro, si ritroverà in tasca quasi 4.000 € in più (per l’esattezza 3.805 €).Per le fasce di reddito più basse, invece, i vantaggi saranno molto contenuti. Se nel calcolo del risparmio pro-capite si escludono i contribuenti incapienti che non avranno nessun vantaggio da questa misura, il risparmio fiscale per i redditi da 0 a 15.000 (pari a quasi la metà dei contribuenti) sale a 114 euro (altrimenti includendo gli incapienti, il dato medio scende a 69 euro). Tra i 15.000 e i 28.000 euro, invece, il vantaggio fiscale si attesta sui 368 euro e tra i 28.001 e i 55.000 sui 417 euro. “Appare evidente – conclude Bortolussi – che siamo ancora in una fase molto embrionale e sicuramente verranno introdotte delle misure di aggiustamento. Una di queste dovrà far aumentare le detrazioni per i carichi familiari affinché i vantaggi fiscali vengano spalmati anche sui redditi medio bassi”.  



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