giovedì 8 settembre 2011

I bambini di una volta

Siamo proprio ancora dei bambini! Lunedì sera abbiamo ripreso, dopo la pausa estiva, a giocare al nostro gioco di ruolo preferito (anche l'unico a cui giochiamo a dire il vero), tra ferie, gelati e chili in più, nel mio caso, ci siamo ritrovati assieme e come sempre abbiamo sparato più "caz..te" di un M240. Si potrebbe dire che tutte le sere in cui ci troviamo si svolge lo stesso identico canovaccio, ritrovo alle 21 circa, un'ora di sfoghi lavorativi, dove lo stressato di turno si sfoga e gli altri ascoltano e rincuorano, mezz'ora ha parlare delle avventure sentimentali di uno di noi, ed infine il gioco (dopo aver però "menato" uno, praticamente sempre lo stesso, spara delle "caz..te" che sono micidiali!).
Gioco e che gioco, uno propone il piano, l'altro lo modifica in parte, l'altro dice: "Si... però" ed infine l'ultimo che sta zitto perchè ha paura di tirare i dadi rischiando il classico "fumble", ovvero errore che ti costringe a delle conseguenze in genere spiacevoli...molto spiacevoli se si è in combattimento. Passa mezz'ora e diventano le 23... ora in cui almeno la metà di noi inizia a sbadigliare...ed è a questo punto che presi dalla disperazione si fanno le azioni, tipo il master ci dice: "Di fronte a voi c'è il castello ed è presidiato da una cinquantina di guardie, lungo il cammino di ronda e sulle torri ci sono delle guardie alcune anche arco e frecce, la porta è chiusa, che fate?", stanchi morti e mezzi addormentati, inizia a parlare il solito volontario del gruppo, ovvero io, che preso dalla disperazione comincia a dire: "Basta facciamo qualcosa!!!! Ok mi sono stufato, io lancio l'incantesimo che crea delle crepe nelle pietre così si crea la breccia ed entriamo", il master: "ok... però così vi fate notare e rimarrebbero in piedi ancora una quarantina di guardie e certamente vi vedrebbero, sapete, creare una breccia non si direbbe attacco a sopresa.", io: "Allora vado invisibile in volo ed atterro sui camminamenti e faccio cadere una corda e tirò su gli altri" master inizia a spazientirsi, non ha voglia che muoiano tutti i personaggi perchè rifarli occorrerebbe parecchio tempo, "Le guardie camminano, non stanno ferme, è rischioso." a questo punto prende la parola il più coraggioso di noi e dice: "Ok, ci abbiamo provato e non ci siamo riusciti, possiamo tornare indietro, ci dispiace ma è troppo difficile!". Nel frattempo diventano le 23 e 30 ed è ora di tornare a casa, anche per questa sera siamo tornati bambini ma la realtà ci chiama (la moglie e figli in genere). E' troppo bello tornare indietro negli anni e ripercorrere sensazioni che uniscono persone molto diverse frà loro, il gioco è sano e il gioco con carta e penna, mappe di carta, miniature e dadi è il migliore, giocare tramite il pc, con skype o teamspeak non è la stessa cosa, poter guardare in faccia il tuo amico e insultarlo, amorevolmente sempre, non ha prezzo! E voi, tornate bambini anche voi a volte?

Nessun commento:

Posta un commento