lunedì 23 aprile 2012

Il metodo Marchionne applicato al commercio

Come, ben sappiamo, il governo Monti in una delle prime decisioni prese
ci fù anche quella di liberalizzare le aperture degli orari dei negozi e sia in orari serali che festivi, il tutto aveva come scopo quello di creare maggiore occupazione, un aumento delle vendite e magari anche un piccolo aumento di stipendio per quelli che ci lavorano. A distanza di pochi mesi posso dire che tutto questo non si è dimostrato per niente positivo per chi ci lavora, e non avevo dubbi sul riguardo. A Ferrara le associazioni di categoria del commercio hanno deciso di disdire le attuali contrattazioni decentrate e di aprire anche in giornate simbolo per i lavoratori, ovvero quelle del primo maggio e del 25 aprile, ma la cosa più grave e scorretta sotto tutti i punti di vista, è il non riconoscimento della maggiorazione domenicale che sarebbe spettata per chi quel giorno era in servizio che fra l'altro si tratta generalmente di 1/26 della paga giornaliera. Inoltre, beffa ulteriore, è l'assunzione di studenti o giovani, applicare contratti "atipici" e conseguentemente aggirare già ora queste piccole maggiorazioni che il commerciante... o meglio, la catena di distribuzione, avrebbe dovuto pagare. E' il classico metodo dei piccoli passi, si è partiti dalle malattie dei dipendenti pubblici e dai loro mancati rinnovi contrattuali, si è passati alla Fiat e alle delocalizzazioni selvagge come quella dell'Omsa per poi arrivare ora a quelli del commercio, chi saranno i prossimi? Forse tu?

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