lunedì 21 maggio 2012

C'è una relazione fra il terremoto e lo stoccaggio gas di San Felice S/P?

Sono giorni difficili per le nostre zone, per me che sono di quelle parti e ci lavoro tutt'ora è ancora più difficile sapere che hai degli amici, dei parenti che sono continuamente sotto stress per le tante scosse sismiche che ci sono, ed è ancor più difficile parlare dell'argomento terremoto, ma vi è un fatto, forse causale che
lascia alquanto sospetta se non tragicamente coincidente l'intera faccenda. Prima di giungere all'argomento spieghiamo quello che dovrebbe succedere a Rivara, nel comune di San Felice Sul Panaro. La società Erg Rivara Stoccage una SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA (ovvero srl) facente parte del gruppo Indipendent Resources Plc ovvero un'altra azienda inglese con responsabilità limitata quotata in borsa e quindi soggetta a consigli di amministrazione :-) , ha progettato di creare un enorme serbatoio di stoccaggio gas nelle profondità del sottosuolo proprio dove in questi giorni è successo quest'inferno. Come funzionerebbe, tecnicamente la cosa non è molto complessa ma in parole povere si tratterebbe di pompare gas all'interno di roccia calcarea a grosse profondità fino a saturarne le faglie che si trovano all'interno della roccia stessa, spostando di fatto l'acqua marina al suo interno e generando una pressione elevata che funzionerebbe da pompa per estrarne il contenuto successivamente. L'idea in se sarebbe geniale, io spingo inizialmente il gas sottoterra nei mesi estivi, quando non serve, e lo pago a 10 mentre durante l'inverno lo estraggo per rivenderlo magari a 15, sui loro siti si possono trovare parecchie simulazioni a riguardo. Sul sito dell'azienda italiana si possono anche trovare maggiori informazioni tecniche, che molti geologi potrebbero trovare interessanti, sulla tipologia di roccia, terreno e altro. Il lato sicurezza affrontato dalla società si basa principalmente su 2 elementi, il primo la completa impermeabilizzazione della roccia soprastante le rocce calcaree e la sismicità. Beh... lasciando stare il secondo caso dove abbiamo visto, purtroppo, che non è così poi sicura la nostra zona, l'altro argomento tocca, come dicevo, l'assoluta certezza della copertura stagna come una "pentola a pressione"... anche se secondo me il paragone non è proprio azzeccato, visto e considerato che le pentole a pressione possono scoppiare causando anche danni e a volte vittime ma  torniamo ora a tempi più recenti. Il 17 febbraio 2012, il Ministero dell'Ambiente ha dato parere favorevole alla costruzione di tale importante deposito, che ricordiamo, non esiste in altre parti del mondo in zone densamente popolate come la nostra, e dai PRIMI DI MAGGIO SONO INIZIATI I CAROTAGGI ESPLORATIVI CHE DURERANNO ALL'INCIRCA DODICI MESI, ma come sostiene l'azienda nei loro comunicati di questi minuti, non hanno ancora pompato del gas nel sottosuolo e che l'evento sismico avvenuto nei giorni scorsi è completamente compatibile con i loro schemi progettati. Nel frattempo la Regione Emilia-Romagna si è opposta alla realizzazione adducendo come motivazione proprio la tipologia di stoccaggio ed il coinvolgimento di troppe persone nell'eventualità di disgrazie, stime parlano di almeno 80 mila persone. Certo è che questo terremoto, considerato da molti "anomalo", erano centinaia di anni che non si verificava un evento così violento nelle nostre zone, ha spostato nuovamente l'attenzione sulla fattibilità o meno del progetto, anche perchè la profondità alla quale si doveva realizzare il "serbatoio" era proprio quella nella quale in questi giorni si stanno verificando le scosse sismiche ovvero dai circa 9 km sotto fino ai 300 METRI dalla superficie, rassicurante vero? Ma nel mondo a riguardo di stoccaggi del genere, cosa succede? Nella lunigiana poco tempo fà esplose proprio un gasdotto per una banale saldatura fatta male provocando per fortuna solo danni materiali e anche qui la società garantiva la perfetta sicurezza, nell'Ohio hanno sospeso la realizzazione di "Shale gas" per i frequenti terremoti che avvenivano nell'area per le operazioni di fracking e stanno smantellando il tutto. Il sito Greenstyle afferma, inoltre, che già da alcuni anni attività di estrazione di petrolio e gas da parte di diverse aziende, proprio nelle zone interessate dal sisma, possono avere una relazione con essa, tanto più che le metodologie di estrazione non sono mai state rese note. Ultima nota, forse la meno importante perchè fatta ad aprile dall'ente governativo per la sorveglianza dei terremoti americani, la USGS: "Science or Soundbite? Shale Gas, Hydraulic Fracturing, and Induced Earthquakes" ovvero "Scienza o frase ad effetto? Shale Gas, fratturazione idraulica e terremoti indotti"  in poche parole... IL RAPPORTO FRA TERREMOTI INDOTTI E SHALE GAS (QUELLO DI RIVARA PER INTENDERCI) ESISTE. Cliccate qui per vedere il rapporto nell'esatto momento in cui si parla di ciò e dove porta gli esempi a sostegno di tale ipotesi

Consiglio vivamente di seguire i link che ho indicato nell'articolo.


Nota: dal sito dell'azienda ERG Rivara Stoccage: "Independent Resources Plc
Independent Resources plc (IRG) è stata fondata nel giugno 2005 da esperti del settore energetico e finanziario. Nel dicembre del 2005 è stata quotata presso l’A.I.M (Alternative Investment Market) della Borsa di Londra (London Stock Exchange). Attualmente conta più di 300 soci, soprattutto Fondi di Investimento internazionali specializzati nel settore energetico.
Oggetto dell’attività della Società è l’esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi e di metano in Italia e nel Nord Africa, oltre che la realizzazione di stoccaggio di gas metano e CO2.
Independent Resources controlla interamente tre società di scopo:
  • Independent Gas Management srl (IGM), Società di diritto italiano specializzata nello stoccaggio di gas metano. IGM ha dato inizio al progetto denominato “Rivara”, che prevede la realizzazione di uno stoccaggio sotterraneo di gas della capacità di circa 3 miliardi di metri cubi, nella zona di Rivara, provincia di Modena. 
  • Independent Energy Solutions srl, che opera su due fronti strettamente connessi: la ricerca e lo sviluppo di fonti energetiche innovative e lo stoccaggio di CO2. La Società ha dato inizio ad un progetto (Progetto Fiume Bruna) presso il Comune di Roccastrada, provincia di Grosseto che prevede due fasi di sviluppo, nella prima verrà estratto – attraverso una tecnologia ampiamente sperimentata – il metano contenuto negli strati carboniferi, mentre nella seconda fase, verrà stoccata la CO2 nei pori del carbone lasciati liberi dal metano. La Società ha ottenuto dalla Regione Toscana, attraverso delibera, il nulla osta alla fase di ricerca, e dal Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso Decreto Ministeriale, il relativo Permesso di Ricerca.
  • Independent Resources (Ksar Hadada) ltd, che detiene una quota del Permesso di Ricerca “Ksar Hadada” in Tunisia meridionale, in associazione con l’ente di Stato Tunisino ETAP e altre compagnie petrolifere internazionali."
Ora che ho letto che i soci sono più di 300 e sono perlo più Fondi di investimento... mi sento più tranquillo... :-)

   


1 commento:

  1. Anche la musichina spensierata è moolto tranquillizzante!!!

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