martedì 19 giugno 2012

Quando Big Pharma decide che il farmaco fa male.

E' una statistica, all'incirca dopo una ventina di anni
sui giornali appaiono notizie di farmaci che da un momento all'altro sembrano impazziti e fanno parecchio male alla nostra salute. "Ma come? " esclamiamo noi, "Sono tanti anni che lo utilizziamo e non ci è successo niente?" Ecco, questo è il punto sono tanti anni che lo usiamo e per la precisione da oltre 20 di questi anni e conseguentemente il suo brevetto è scaduto ed appare contemporaneamente il generico ed il suo prezzo, magari oltre i 10 € solo qualche mese fà, viene a costare 3 o 4 euro. Sentite cosa ha da dire questa giornalista 

-di Debora Billi per Informare x Resistere-

Quanto fa 1985 + 20? Facile: fa 2005.
Ed è proprio intorno all’anno 2005 che si comincia a parlare di “pericolosità” dell’Aulin. Uno dei farmaci più venduti al mondo, che passa proprio in quell’anno dal prezzo di circa 12 euro (in Italia) alla misera cifra di 3 euro: il brevetto è scaduto, si può vendere il generico, il principio attivo è commerciabilizzabile da chiunque e quindi ecco il tonfo del prezzo e dei relativi guadagni.
L’Aulin è stato messo in commercio, appunto, nel 1985. Da allora, milioni di persone ne hanno fatto uso: la molecola, il nimesulide, è efficacissima e funziona su tutti i tipi di infiammazioni anche a dosaggi dimezzati. Mio figlio ne è la prova vivente: l’Aulin gli ha salvato la vita quando era ancora nella pancia della mamma. Due semplici mezze bustine di Aulin al giorno per 15 giorni hanno risparmiato una rischiosissima operazione alla mamma in gravidanza. Nessuno dei due, neanche a dirlo, ha subìto il minimo effetto collaterale: e stiamo parlando di gravidanza! 
Ovviamente l’Aulin, proprio perché usato da milioni di persone, ha causato delle complicazioni in rari casi. Ma guarda caso, la stampa e la medicina li hanno capillarmente strombazzati e diffusi come mai accaduto con altri farmaci. Strano, perché TUTTI i farmaci possono causare complicazioni, ce ne sono persino di cancerogeni, ce ne sono con drammatiche conseguenze psichiche fino al suicidio (come il famoso Prozac), eppure tutti tacciono e se ne guardano dal parlarne. Solo per l’Aulin si è fatto un gran cancan, quando è scaduto il brevetto e quando in farmacia sono uscite delle “alternative” tutte nuove, tutte brevettate e tutte… meno efficaci.
Oggi il nimesulide in Italia è venduto nella stessa categoria degli stupefacenti, con ricetta personale, a scadenza e non ripetibile. Un farmaco usato da tutti per vent’anni, venduto oggi come la morfina perché a due lire fa concorrenza ai farmaci brevettati. L’obiettivo è farlo sparire per sempre dalla faccia della Terra. Non vi sentite un pochino trattati da fessi?
Ah, fate attenzione: sta per toccare alla Tachipirina. Ce l’hanno imposta vent’anni fa spaventandoci con le improvvise controindicazioni della temibilissima Aspirina prima, della tremendissima e letale Novalgina poi (entrambe a brevetto scaduto). L’abbiamo data ai neonati, con le rassicurazioni del pediatra “E’ assolutamente innocua!”, eppure oggi cominciano a serpeggiare articoletti sui “pericoli” della tachipirina, che causerebbe asma e allergie. Ma tranquilli: arriverà subito il nuovo prodottino sostitutivo!
Quando si parla di big pharma, insomma, occorre saper guardare a fondo. E soprattutto, ricordare che sono abilissimi nel marketing e nella pubblicità. Se improvvisamente si parla tanto male di un farmaco, potete star tranquilli che è sempre perché conviene a loro.

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