lunedì 4 giugno 2012

Terremoti in Italia, è un affare di famiglia

In questi giorni mi sono ricordato di un post che feci diversi mesi fà, dove analizzavo di come 2 diversi terremoti, ma simili come manifestazione, avessero avuto effetti molto diversi, quello in Italia con morti e distruzione di parecchi edifici pubblici e quello in America con poca roba. Soffermandomi su questo aspetto sono andato su internet ed ho fatto delle ricerche.
In Italia abbiamo una media di terremoti molto frequente, ho analizzato il sito wikipedia alla ricerca delle fonti ed ho trovato queste interessanti tabelle riepilogative, per comodità risalgo solamente dai primi 900, ed ecco la lista del secolo scorso sono indicativamente 73 considerando quelli più forti del magnitudo 4, in media uno ogni 1,37 anni circa, non male. Quelli di questo secolo invece sono 65, ovvero in media uno ogni 5 mesi, non male come aumento, la differenza probabilmente stà nelle migliorie delle rivelazioni e nel fatto che nei primi anni 900 molte scosse manco venivano registrate e pertanto i dati venivano dispersi. Alla luce di questi dati statistici verrebbe da pensare che una nazione democratica, ma sopratutto intelligente, si adoperasse per farsì che questi eventi possano influire il meno possibile sulla società, provate a pensare quanti miliardi di euro serviranno per sistemare le zone colpite dal terremoto in Emilia e a quelli serviti per la regione dell'Abruzzo. Ho fatto una ricerca e le norme antisismiche DI FATTO ESISTONO SOLAMENTE DAL 2010 provate a leggere l'articolo del Corriere della Sera che vi ho postato, già dalla fine degli anni 90 si è cercato di porre un tampone con leggi ad hoc per la costruzione degli edifici in maniera "sicura" ma tra proroghe e dilazioni siamo arrivati ai giorni nostri senza aver concluso niente, il tutto è ancora fermo, dove la cosa più ridicola però (in questo caso è da prendere con le pinze non sono sicuro) la legge NON E' OBBLIGATORIA PER I PRIVATI. Insomma, i costruttori, le grosse imprese edilizie, le lobby come si dice ora, non permettono che questa legge arrivi a destinazione, fino ad arrivare al PARADOSSO CHE SI CONCEDONO DEROGHE ALLA COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI PROPRIO DOVE VI E' STATO IL TERREMOTO COME ALL'AQUILA!!! La situazione è una vera torre di babele basta vedere questo portale dedicato alle normative regionali, d'altronde come non ricordare come gli speculatori si sono avventati sulla ricostruzione in Abruzzo o su quello dell'Irpinia degli anni 80, dove il sistema dei contributi a pioggia e lo sciacallaggio edilizia ha dominato imperterrito in tutte le ricostruzioni. A conclusione, dove si applicano leggi reali e severe sulla costruzione, con terremoti analoghi ai nostri non vi sono danni, da noi invece il tutto viene "derogato" in nome di quel volemosi bene che fà invece la fortuna dei soliti noti

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