martedì 4 settembre 2012

Firmato l'accordo per le trivellazioni alle Tremiti.

Come scrivevo il 14 agosto il piano energetico passa dal petrolio
e non si è nemmeno fatto aspettare molto. I nostri ministri già il 7 agosto, quindi molto prima di quanto è stato reso ufficiale, è stato firmato un accordo per delle trivellazioni da compiere in varie parti d'Italia, compreso alle isole Termiti. Vi linko la pagina di riferimento di questa interessante evoluzione, per la cronaca,  negli Stati Uniti il vincolo dalla costa è di 100 miglia oppure di 125 miglia, a seconda dello stato.

"Il limite di 12 miglia, nel Mediterraneo, c’è solo in Italia" 
Corrado Clini
In California il limite e' 100 miglia. 
In Florida 125 miglia.

Dedicato a Michelangelo Borrillo "giornalista"

Lui non sa, non decide, lui applica.
Lui non ha coscienza, morale, lui applica.
Lui non ha opinioni, rispetto per i cittadini, lui applica.
Lui non ascolta, lui applica.
Un perfetto automa che se ne lava la mani. Clini dice che lui applica solo quello che c'e' da applicare, e non si pone domande, non lotta per quello che e' giusto, e neanche se lo chiede secondo me cosa sia giusto. Che importa quello che vogliono turisti e residenti -  di Puglia in questo caso, ma che e' lo stesso che chiedono da Novara fino a Trapani: di lasciare la monnezza petrolifera che esiste in Italia dove Dio e dove la natura l'hanno messa: SOTTOTERRA. Clini dice che "abbiamo solo applicato la legge" e che "vogliamo solo sapere cosa c'e' nel mare" e che e' tutto sicuro perche' siamo oltre le 12 miglia. E a quante miglia siamo? Mmh. Chissa' perche' i giornalisti non fanno mai le domande difficili.

A TREDICI!

Una beffa proprio - alle Tremiti siamo ad un miglio in piu di queste pseudoleggi che fanno solo ridere i polli e secondo lui siamo apposto. Voglio solo sapere perche' nessuno di questi altrettanto pseudogiornalisti italici non fa mai la domanda da centomila dollari che sono cinque anni che vorrei fare a tutti i politici d'Italia: Secondo lei quelli della Florida e della California sono scemi ad avere il mare chiuso alle trivelle a 200 da riva il primo e a 160 il secondo stato? Mistero. Poi dice "non vince chi strilla di piu'." Vince chi e' piu' prepotente, allora? Nella fattispecie lui e Passera? E secondo lui cosa dovremmo fare? Stare zitti e dirgli: ma certo caro, vieni qui e trivella pure le isole Tremiti che non aspettiamo altro. Abbiamo chiesto, scritto, aperto pagine facebook, manifestato. I nostri rappresentani in maniera bipartisan hanno detto no alle trivelle ed in tutti i modi. Io sono andata pure a perdere una giornata intera al senato italiano a spiegare le nostre ragioni. Niente da fare,  lui ed il suo compare Passera pensano che siccome hanno in mano il potere possono fare quello che vogliono e noi dobbiamo pure stare zitti. Caro Clini: lei e' il ministro dell'ambiente e non della distruzione. Lei sta li per fare gli interessi dell'Italia e non di Assomineraria, della Petroceltic, dell'ENI e compagnia. Continua ad insistere che lui solo applica la legge - come se la legge fosse il Vangelo scritto nella roccia: tesoro mio, le leggi sono fatte da uomini e si possono cambiare e non c'e' scritto da nessuna parte che devi dire si per forza appena sei a 12.1 miglia. Poi dice che non e' compito suo cambiare le leggi in materia.
Ah si? Se non e' compito di questo governo cambiare le leggi in materia, e allora perche' non avete tenuto la legge Prestigiacomo? Perche' lui e Passera l'hanno cambiata a favore dei petrolieri? Ovviamente il giornalista non ha coraggio di fare neanche qui le domande difficili. Il giornalista poi dice "prendere in considerazione non vuol dire dare l'OK". Ma sono tutti folli: prendere in considerazione AUTORIZZANDO l'airgun, significa INIZIARE l'iter. Ma questi hanno mai studiato Manzoni? La storia della monaca di Monza non gli ricorda niente? Che passettino dopo passettino quella e' arrivata alla clausura. Identico qui. Passettino dopo passettino arriveremo al pozzo e a tutte le sue infrastrutture. E ci dicono pure di stare zitti! Come diceva Eduardo De Filippo: a forza di dire e' cosa da niente, alla fine siamo diventati cosa da niente pure noi. La domanda e' A MONTE caro Clini: vuoi tu, ministro dell'ambiente, che le isole Tremiti - e Venezia, e l'Abruzzo, e il canale di Sicilia e l'Emilia Romagna e il Delta del Po -  diventino distretti minerari? Se dici si, e allora puoi fare tutto. Ma se dici no, e allora non devi neanche iniziare. Che senso ha "esplorare per sapere"?  O che la Petroceltic spende quei quattrini per amore delle geologia? Suvvia, siamo tutti grandi e alle favole abbiamo smesso molto tempo fa di credere. Poi parla di coinvolgere Croazia e Slovenia nella corsa alle trivelle. Parla come se fosse il ministro delle trivellazioni e non dell'ambiente!

Caro Clini: Croazia e Slovenia le devi coinvolgere per CHIUDERE l'Adriatico alle trivelle! E' un mare piccolo, chiuso, gia' inquinato di per conto suo e con forti problemi ambientali. Possibile che lei non riesca a vedere la realta' per quella che e'?

E poi cosa, vuole coinvolgere Croazia e Slovenia ma non Puglia e Sicilia e Molise ed Abruzzo?
Ma chi e' lei? Chi le da questo diritto?

C'e' anche da notare la faccenda del giornalista che non riesce a far ordine con le date e Clini ancora di meno. La destra non sa cosa fa la sinistra! Il 7 Agosto e' la data un cui il ministro Clini e Ornaghi hanno dato l'ok definitivo. 



CLINI: Noti la data del timbro - 7 Agosto 2012











Ma perche' queste cose le so io e non chi e' pagato per fare giornalismo?

Leggetelo il New York Times qualche volta, ed imparate come si fa il giornalismo vero.
Veramente penoso, politici e giornalisti.

Clini, ministro dell'ambiente, finisce con il dire che se "c’è il petrolio, occorre capire se la prospettiva dello sfruttamento è di breve durata e se c’è il rischio che i costi superino la valorizzazione della risorsa. Bisogna pesare vantaggi e svantaggi e decidere."

E di grazia, quali sarebbero questi vantaggi? Una settimana in piu' di petrolio qua e la spalmati su 20 anni di tempo, la distruzione dell'industria turistica, rischi di scoppi e  mari inquinati?

Questo e' il petrolio che c'e' nei mari d'Italia: poco, scadente, difficile da estrarre e pieno di impurita'.

Corrado Clini, lei non merita di essere il ministro dell'ambiente di una nazione che di ambiente potrebbere vivere, e vivere in maniera magnificente.

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