venerdì 23 novembre 2012

Paradisi Fiscali

Io non essendo un noto riccone che dispone di somme da portare nei paesi fiscali non si è mai chiesto realmente che cosa fossero e di

che nazionalità fossero. Infatti, chiedendo in giro a diverse persone è emerso che nemmeno loro ne erano realmente a conoscenza, faccio un esempio a quale stato appartengono le isole Antille Olandesi, all'Olanda ovviamente e le isole Cayman? E' già un pò più difficile, ma dal nome si potrebbe immaginare alla galassia dei paesi anglosassoni ed infatti appartengono al Regno Unito e le Bahamas... al Commonwealth ovvero sempre Gran Bretagna, insomma per tagliarla corta, l'elenco dei paesi che gestiscono i paradisi fiscali sono indicativamente una sessantina, ma che sono riconducibili all'60/70 percento ad una sola nazione, la Gran Bretagna, in misura minore anche all'Olanda, come abbiamo visto prima. Ed ora si spiega anche meglio come questi paradisi fiscali siano riusciti e di come riescano tutt'ora ad evitare sanzioni o peggio ancora, il vero centro di potere non è realmente in quegli stati, tant'è che se andiamo a guardare come stà la popolazione direi che tutto sommato non è che sia messa molto bene, però là... vi è una concentrazione tale di moneta "virtuale" degna di uno stato come gli Stati Uniti o forse più. Il vero potere di questi centri è la City londinese o la borsa di New York, piene di Lobby che controllano i traffici da e verso queste isole "felici", quindi non stupiamoci di quando Gran Bretagna, Olanda, Germania, Finlandia e Svezia invocano l'austerity, fà sempre tutto parte di un piano destabilizzante delle vere democrazie a favore delle finanze-pseudo democrazie.
Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio questo libro "Le isole del tesoro", fonte di ispirazione di questo post

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