lunedì 24 giugno 2013

Fukushima, un reportage da paura.

Io ho sempre pensato fin da piccolo che la popolazione giapponese, pur nelle sue contraddizioni, fosse una grande civiltà, dove gli alti ideali fossero alla base della loro vita, le tradizioni, i valori dessero ancora un senso a tutto. In fin dei conti io sono nato con il mito dei cartoni animati giapponesi in tv, Goldrake, Gig Robot d'acciaio, Daitan e così via, ma con il passare degli anni e con l'arrivo di internet, la mia ammirazione verso il Sol Levante, direi che è un pò scemata...anzi. Quello che riporterò oggi è un articolo
che proviene dall'Espresso di questa settimana, dove la stessa Tepco ha organizzato un tour per giornalisti alla famosa centrale di Fukushima con l'intento di far vedere come procedono i lavori e per cercare di riabilitare un pò la vicenda. Di certo, come dicevo, dalla vicenda il Governo Giapponese e la società elettrica non ne escono bene dalla vicenda, infatti, dai carteggi emerge che i dirigenti stessi dell'azienda elettrica nel momento che i guasti si stavano propagando ed il raffreddamento delle barre era in serio pericolo vietarono il pompaggio dell'acqua del mare per cercare di raffreddare il più possibile i reattori, questo perchè con l'acqua salata si sarebbero danneggiati in modo permanente i macchinari. Fortunatamente l'allora dirigente, in seguito rimosso, disattese queste ordini e fece pompare in tutta fretta l'acqua del mare, riuscendo a tamponare ed evitare esplosioni nucleari. Ma non è finita qui, lo scandalo continua, il lavoro di decontaminazione procede in maniera non del tutto trasparente, anzi, si è scoperto che le società che hanno vinto l'appalto per la "pulizia " del terreno e la bonifica del sito, non sono altro che altre aziende collegate al nucleare che invece di fare una reale "ripulita" opera solo con trattamenti "estetici".  Per assurdo, nell'articolo dell'Espresso, si pone in evidenza che il lavoro svolto a Chernobyl è stato di gran lunga migliore e più veloce di quello che si stà attuando in Giappone (tutti penserebbero il contrario ma i fatti dimostrano che le cose non stanno così). Per la cronaca anche chi compie le analisi che dovrebbero certificare l'avvenuta bonifica fà parte del cartello del nucleare giapponese. Un'altra triste considerazione sul governo giapponese è quella che avrebbe acquistato 40.000 tonnellate di riso proveniente dalle zone contaminate per poi farne una riserva da distribuire a distanza di tempo alle aziende alimentari, insomma più o meno come fecero i russi con il grano dell'Ucraina dove c'è ne trovammo persino anche noi in Italia.


Nessun commento:

Posta un commento